Abate: portinnesti alternativi al Cotogno
La Pericoltura Ferrarese è in crisi perché la Varietà che sosteneva economicamente la maggior parte delle aziende frutticole ovvero l'Abate Fétel ormai da diversi anni non è più in grado di farlo. I motivi sono diversi e tutti molto gravi, tra questi anche la perdita di efficienza dei portinnesti di origine Cotogna
. Nel recentissimo passato queste radici hanno garantito produzione e quindi reddito ma ormai da 6-7 anni una buona parte degli impianti innestati su Cotogno presenta un'efficienza parzialmente compromessa che si manifesta con vigoria stentata e senescenza anticipata; è vero anche che ci sono impianti su cotogno produttivi e ancora in ottimo stato ma purtroppo rappresentano una minoranza. Per valutare una alternativa valida ai Produttori, l'Ufficio Tecnico della Fondazione Navarra già dal 2017 ha iniziato a monitorare e raccogliere dati da alcuni frutteti di Abate presenti in Romagna su radici di origine Franca (autoradicato diretto, innesto su autoradicato di Conference e su Farold 40).
A partire dal 2019 sono state selezionate 3 aziende che annualmente vengono visitate in preraccolta da un numero sempre maggiore di Tecnici e produttori ferraresi (il 31 agosto scorso almeno 50) ; si è scelto di tornare sempre negli stessi impianti per non incorrere nella variabilità legata ad una annata fortunata o viceversa; le aziende si trovano tra Alfonsine Bagnacavallo in terreni simili ai nostri. Le caratteristiche positive di questi impianti sono la Longevità (impianti di 20 anni ancora in salute) , l'Omogeneità, la Produttività ed anche la Qualità dei frutti (forma e rugginosità tipica). Non mancano gli aspetti critici, come scarsa qualità del materiale di partenza, la esigua disponibilità di piante (le aziende vivaistiche stanno ancora valutando la fattibilità di questi astoni su larga scala) , la più lenta messa a frutto rispetto ai cotogni, le dimensioni ed infine, soprattutto nel caso dell'autoradicato diretto, l'eccessiva vigoria delle piante.
È giusto dire che la vera novità sia la Conference autoradicata impiegata come portinnesto; le altre due soluzioni sono state testate nel passato per venire poi scartate a favore dei vari cotogni; oggi se ne torna a parlare perché servono piante con una "cilindrata" maggiore che il cotogno non sembra più in grado di garantire. In provincia di Ferrara dal 2019 si è iniziato a piantare qualche pereto su Conference autoradicata e che in Fondazione esiste un campo prova di Abate (anno di impianto 2020) nel quale sono a confronto 6 diversi tipi di radici (5 franche e 1 di cotogno) .
Michele Mariani e Alessandro Zago (Fondazione Fratelli Navarra)
Articolo La Nuova Ferrara - 10/09/2023